LO SPECCHIO DEL CIELO di Fabrizio Bertocchi

A Nembro chi percorre la Via delle Sorelle ha la possibilità di visitare il luogo della Memoria, segno della rielaborazione collettiva del tragico periodo dei mesi del COVID nel 2020. Non è un monumento, ma uno spazio che vuole rappresentare la vita, una specie di ponte tra noi e coloro che non ci sono più: un inno alla forza dei legami di una comunità, al valore degli individui, alla trasmissione tra le generazioni, uno sguardo dalla terra verso il cielo.
In un’area verde connessa alle varie piste ciclopedonali che ha come contorno le nostre montagne che circondano Nembro (il Valtrusa e le magnifiche cime delle Podone, il Cereto e il Misma), è stato realizzato un bosco di cipressi vivi e sono state collocate alcune lastre trasparenti con i nomi di chi ci ha lasciato in quel periodo.
Al centro, dove è collocata una panca di pietra locale, è stata installata un’ampia lastra a specchio rivolta verso l’alto. Questa superficie riflette l’azzurro del cielo, mostra il movimento delle nuvole, ci immerge nella variabilità del tempo segno delle traversie della vita, mostra il contorno riflesso dei profili delle montagne, rimanda l’immagine dei cipressi che rappresentano la comunità e accoglie le foglie che cadono sulla terra e si depositano su di essa. È un ponte visivo che idealmente ci proietta nello spazio esterno e contemporaneamente lo riporta nel nostro mondo terreno in un collegamento che supera le barriere del tempo: dalla terra al cielo e in mezzo a noi.

Progetto a cura di: Arch. Fabrizio Bertocchi
Con la collaborazione di: Ufficio Tecnico del Comune di Nembro
Proprietà: Comune di Nembro

Biografia

Fabrizio Bertocchi (Bergamo 1958) è un architetto, laureato al Politecnico di Torino con una tesi che, indagando i concetti di tempo, luogo e immaginazione e le loro possibili connessioni, proponeva il progetto di un tempio contemporaneo, non collegabile ad alcuna religione, invece un landmark, una meta comune della spiritualità, allestita in uno spazio naturale evocativo. Nella professione ha realizzato diversi edifici pubblici, palestre, scuole, oratori oltre a edifici privati residenziali e misti, sia nuove costruzioni che ristrutturazioni. Alcuni suoi interventi sono stati pubblicati su Casabella, DomusWeb, Ark, TeKneco ed esposti in mostre collettive.

  • IndirizzoVia Giovanni XXIII, 3, 24027 Nembro

LO SPECCHIO DEL CIELO di Fabrizio Bertocchi

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A Nembro chi percorre la Via delle Sorelle ha la possibilità di visitare il luogo della Memoria, segno della rielaborazione collettiva del tragico periodo dei mesi del COVID nel 2020. Non è un monumento, ma uno spazio che vuole rappresentare la vita, una specie di ponte tra noi e coloro che non ci sono più: un inno alla forza dei legami di una comunità, al valore degli individui, alla trasmissione tra le generazioni, uno sguardo dalla terra verso il cielo.
In un’area verde connessa alle varie piste ciclopedonali che ha come contorno le nostre montagne che circondano Nembro (il Valtrusa e le magnifiche cime delle Podone, il Cereto e il Misma), è stato realizzato un bosco di cipressi vivi e sono state collocate alcune lastre trasparenti con i nomi di chi ci ha lasciato in quel periodo.
Al centro, dove è collocata una panca di pietra locale, è stata installata un’ampia lastra a specchio rivolta verso l’alto. Questa superficie riflette l’azzurro del cielo, mostra il movimento delle nuvole, ci immerge nella variabilità del tempo segno delle traversie della vita, mostra il contorno riflesso dei profili delle montagne, rimanda l’immagine dei cipressi che rappresentano la comunità e accoglie le foglie che cadono sulla terra e si depositano su di essa. È un ponte visivo che idealmente ci proietta nello spazio esterno e contemporaneamente lo riporta nel nostro mondo terreno in un collegamento che supera le barriere del tempo: dalla terra al cielo e in mezzo a noi.

Progetto a cura di: Arch. Fabrizio Bertocchi
Con la collaborazione di: Ufficio Tecnico del Comune di Nembro
Proprietà: Comune di Nembro

Biografia

Fabrizio Bertocchi (Bergamo 1958) è un architetto, laureato al Politecnico di Torino con una tesi che, indagando i concetti di tempo, luogo e immaginazione e le loro possibili connessioni, proponeva il progetto di un tempio contemporaneo, non collegabile ad alcuna religione, invece un landmark, una meta comune della spiritualità, allestita in uno spazio naturale evocativo. Nella professione ha realizzato diversi edifici pubblici, palestre, scuole, oratori oltre a edifici privati residenziali e misti, sia nuove costruzioni che ristrutturazioni. Alcuni suoi interventi sono stati pubblicati su Casabella, DomusWeb, Ark, TeKneco ed esposti in mostre collettive.

  • IndirizzoVia Giovanni XXIII, 3, 24027 Nembro